La demenza, una condizione che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, rappresenta una delle sfide più pressanti della salute pubblica. Tuttavia, una recente ricerca ha portato alla luce una scoperta promettente: l’assunzione regolare di vitamina D potrebbe ridurre il rischio di sviluppare la demenza fino al 40%.
Lo studio
Un team di ricercatori ha analizzato i dati di 12.388 partecipanti raccolti dal database del National Alzheimer’s Coordinating Center degli Stati Uniti. Questo studio ha valutato l’impatto della vitamina D sull’insorgenza della demenza, rivelando risultati sorprendenti:
- Riduzione del rischio: L’esposizione alla vitamina D è stata associata a un’incidenza di demenza inferiore del 40% rispetto a coloro che non avevano assunto la vitamina.
- Benefici per specifici gruppi: Gli effetti positivi sono stati particolarmente evidenti nelle donne e in coloro che presentavano una normale funzione cognitiva. Per contro, l’effetto è stato meno marcato nei soggetti con lieve compromissione cognitiva.
- Un potenziale per la prevenzione: La vitamina D si è dimostrata promettente come fattore preventivo soprattutto per le persone appartenenti a gruppi ad alto rischio.
Carenza di vitamina D e demenza
Un dato significativo emerso dalla ricerca è che il 75% delle persone che hanno sviluppato la demenza presentava una carenza di vitamina D. Ciò suggerisce che mantenere adeguati livelli di questa vitamina potrebbe giocare un ruolo cruciale nel prevenire la condizione.
“In tutte le forme studiate, l’assunzione di vitamina D è stata associata a una sopravvivenza senza demenza significativamente più lunga e a un tasso di incidenza inferiore rispetto alla mancanza di esposizione,” hanno concluso i ricercatori.
Cosa significa tutto questo?
Pur trattandosi di un risultato importante, gli scienziati sottolineano che la demenza è una condizione complessa, influenzata da molteplici fattori. Pertanto, apportare un solo cambiamento – come l’aumento dell’assunzione di vitamina D – potrebbe non essere sufficiente a ridurre completamente il rischio. Tuttavia, questi risultati rappresentano un passo significativo verso la comprensione di come intervenire per prevenire questa malattia debilitante.
Come ottenere abbastanza vitamina D
La vitamina D è nota come la “vitamina del sole”, poiché viene prodotta dal nostro corpo quando la pelle è esposta ai raggi solari. Tuttavia, durante i mesi invernali o in situazioni di scarsa esposizione al sole, potrebbe essere necessario ricorrere a integratori o ad alimenti ricchi di vitamina D, come:
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- Pesci grassi (salmone, sgombro, tonno);
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- Latte e derivati fortificati;
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- Uova
Conclusione
L’assunzione regolare di vitamina D potrebbe rappresentare una strategia semplice ed efficace per ridurre il rischio di demenza, specialmente nei gruppi ad alto rischio. Sebbene siano necessari ulteriori studi per confermare questi risultati e comprendere i meccanismi alla base di questa correlazione, è chiaro che mantenere adeguati livelli di vitamina D potrebbe essere un passo importante per proteggere la salute del cervello e migliorare la qualità della vita delle persone.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:
Vitamin D supplementation and incident dementia: Effects of sex, APOE, and baseline cognitive status
Maryam Ghahremani, Eric E. Smith, Hung-Yu Chen, Byron Creese, Zahra Goodarzi, Zahinoor Ismail.
Alzheimer’s & Dementia Diagnosis, Assessment, & Disease Monitoring March 2023.