Questa è una delle testimonianze della dott.ssa Biologa Nutrizionista Francesca Marcon, membro del comitato scientifico di EINUMM che applica i principi della Medicina Nutrizionale e Metabolomica nella sua professione.
“Quando A. venne da me, aveva in mente un obiettivo ben preciso: gestire la sua glicemia. In passato aveva avuto qualche altro problema di salute, per cui aveva subito anche una tiroidectomia, e da allora si era controllato di più con l’alimentazione. Ora, a 55 anni, nel complesso stava bene, ma l’innalzamento dell’emoglobina glicata (era a 41 mmol/mol) lo preoccupava un po’, soprattutto perchè non consumava molti carboidrati e non capiva come dovesse agire. Non era diabetico, ma temeva di poterlo diventare.
Mi disse che dopo anni di stress lavorativo aveva deciso che era giunto il momento di prendersi cura di sé stesso ed ecco che aveva iniziato a fare più sport e a regolare la sua alimentazione: era determinato quindi a capire come migliorare la sua salute, voleva sistemare anche qualche altro problemino come funzionalità intestinale e il sonno, il quale era abbastanza disturbato.
Mi informò delle vitamine che stava assumendo e di tutte le azioni che aveva intrapreso per migliorare, ma non riusciva ad andare oltre ad un certo livello ed ecco che quindi aveva deciso di venire da me. Come in tante altre cose, mi disse, “il fai-da-te funziona fino a un certo punto, poi ti devi rivolgere ad un professionista”. Ed eccoci lì.
Mi ha fatto piacere sentire come si interessasse alla sua salute e come volesse veramente capire cosa c’era di sbagliato in quel che stava facendo.
Come da prassi, feci i diversi questionari e il diario alimentare, e scoprii che A. ogni tanto faceva anche il digiuno intermittente, e che consumava anche il kefir. Sicuramente aveva ragione quando diceva di essere attento all’alimentazione! Di carboidrati non ne mangiava molti e comunque di buona qualità, ma tuttavia, in base ai dati che avevo ricavato, erano già troppi per il suo tipo di metabolismo.
Gli spiegai quest’ultimo fatto, e lo rassicurai sul fatto che stando alla teoria andava bene quanto stava facendo, ma in pratica il suo corpo aveva un metabolismo differente, per cui dovevamo attuare qualche accorgimento. Per un mese feci una dieta senza cereali, mettendo comunque dei pasti di verdure e legumi, oltre che di proteine. Come integrazione mediai un pò con quanto stava già assumendo per conto suo e quanto secondo me era necessario aggiungere, per cui gli consigliai un multivitaminico, estratti di piante adattogene, antiossidanti , magnesio e vitamina D.
A. seguì alla lettera quanto consigliato e mi disse di aver passato dei momenti di stanchezza, un giorno di mal di testa, ma nonostante tutto il sonno stava migliorando, segno proprio della necessità del corpo di ricostruirsi in questa fase di riparazione. Anche l’intestino non era a posto, ma A. non si preoccupò particolarmente dei sintomi che il suo corpo manifestava, perché era ben conscio di tutto ciò che era successo negli anni precedenti e che quindi ci volesse molto di più che qualche giorno per sistemarlo.
Dopo soli 3 mesi la glicata era scesa a 34.4 mmol/mol: un risultato a dir poco eccezionale. Fummo entrambi davvero contenti.
Nei mesi a venire A. continuò a seguire quanto consigliato, e ad oggi la glicata è sotto controllo. Tutto il suo cambio di stile di vita lo ha portato a realizzare che non valeva la pena stressarsi sempre per il lavoro: ciò che conta veramente è stare bene con sé stessi e con il proprio corpo.”
Testimonianza della dott.ssa biologa nutrizionista Francesca Marcon, membro del comitato scientifico dell’Istituto Europeo di Medicina Molecolare.