sinergia micronutrienti

E’ meglio assumere un singolo elemento o un complesso specifico?

Questa domanda solleva un tema fondamentale ma spesso sottovalutato in ambito clinico: i micronutrienti (come vitamine, minerali, oligoelementi e antiossidanti) non agiscono in modo
indipendente, bensì fanno parte di un sistema metabolico complesso e interconnesso.

L’assunzione prolungata di un singolo nutriente può comportare tre principali criticità:

  • Benefici limitati o assenti
    Integrare solo uno o pochi micronutrienti, senza considerare il quadro generale dell’organismo,
    raramente porta a risultati clinici rilevanti.
    Le attività metaboliche richiedono la cooperazione di molte sostanze nutritive, presenti in
    proporzioni ben precise.
    Esempi:
    – Per attivare la vitamina B6, sono necessari zinco e magnesio; in loro assenza, la B6 non può
    essere utilizzata in modo efficace.
    – Consumare omega-3 senza ridurre l’introito di omega-6 può impedire la trasformazione
    degli omega-3 in molecole antinfiammatorie, poiché entrambi competono per gli stessi
    enzimi.

  • Possibilità di creare squilibri
    Un apporto eccessivo di un solo micronutriente può interferire con l’assorbimento o l’efficacia di
    altri, generando carenze indirette.
    Esempi:
    – Dosaggi elevati di zinco possono ostacolare la disponibilità di rame.
    – Il calcio può limitare l’assorbimento di ferro, magnesio e zinco, specialmente se assunti
    insieme.
    – Ferro e manganese usano gli stessi meccanismi intestinali per essere assimilati.
    Queste carenze, spesso silenziose inizialmente, possono portare a conseguenze importanti
    nel tempo.

  • Funzionano meglio in sinergia
    I micronutrienti danno il meglio quando lavorano insieme. Il nostro equilibrio biochimico dipende
    dalle corrette proporzioni tra essi.
    Integrare in base a misurazioni e bilanci reali è la strategia più sicura ed efficace.
    L’utilizzo isolato e prolungato di singoli nutrienti, senza valutazioni approfondite, rischia di alterare
    il delicato equilibrio interno dell’organismo.
    Quando si ha necessità di un integratore specifico, è consigliabile accompagnarlo con un
    multivitaminico completo e di buona qualità, così da coprire i fabbisogni essenziali dell’organismo.

In seguito, si potranno aggiungere elementi mirati – come magnesio, vitamina B1 o omega-3 – in
funzione delle necessità personali.


L’organismo umano funziona secondo equilibri sottili: introdurre dosi elevate di un singolo
nutriente per periodi lunghi può compromettere il funzionamento di altri elementi che condividono
vie metaboliche o recettori.


Affrontare una carenza nutrizionale richiede un intervento su misura, basato su analisi precise e una
visione complessiva dello stato metabolico.

Bibliografia

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