Fino a poco tempo fa tutto quello che sapevamo riguardo la vitamina D era limitato principalmente alla sua azione sulle ossa.
Ma negli ultimi 4 anni, come già detto in precedenti articoli, i giornali e la stampa sono stati travolti da notizie riguardo l’azione della vitamina D in tutti i sistemi (azione pleiotropica: azione a più livelli).
La verità è che tutti abbiamo nel cuore la speranza che la scienza scopra qualche pillola magica che ci liberi dalle malattie e dai problemi di salute.
La vitamina D, che in realtà è un potente ormone, potrebbe non essere la pillola magica, ma è la cosa più vicina a questa nostra speranza che ha da proporre la scienza in questo momento.
Vitamina D e DNA
Alcuni ricercatori della Oxford University hanno pubblicato nell’ottobre 2010 un’indagine sui meccanismi di azione della vitamina D.
Questa ricerca ha verificato l’effetto della vitamina D su 3005 geni.
È stato dimostrato che ognuno di questi geni ha un recettore specifico per D3.
La vitamina D si lega a questo recettore e perciò influenza direttamente il funzionamento di una grande parte dei nostri geni.
Considerando che più di un miliardo di persone nel mondo hanno un deficit di vitamina D dovuto a bassa esposizione solare o apporto inadeguato, è facile capire l’importanza di questa scoperta.
Molti di noi pensano che viviamo in un mondo pieno di sole, abbastanza per soddisfare i nostri bisogni di vitamina D.
Ma la realtà è differente.
La maggior parte della popolazione in Grecia e nei paesi mediterranei ha inadeguati livelli di vitamina D3 nel sangue.
Questo si spiega dal fatto che D è prodotta nella superficie della pelle e richiede 48 ore per essere assorbita dal flusso sanguigno.
Se durante questo tempo ci laviamo con il sapone la vitamina si disintegra prima di essere assorbita.
Bassi livelli di vitamina D nel sangue sono stati associati con un aumentato rischio di una moltitudine di malattie:
- Sclerosi multipla
- Artrite reumatoide
- Diabete di tipo 1
- Ipertensione
- Riduzione dell’incidenza del cancro del 50%
- Autismo
- Malattie cardiovascolari
- Depressione
- Obesità
Secondo i ricercatori i bisogni di vitamina D aumentano in situazioni quali:
- Artrite reumatoide
- Lupus eritematoso
- Leucemia
- Cancro al colon
Ma anche a seconda di fattori come il colore dei capelli, l’abbronzatura e il peso.
Più scuro è il colore dei capelli, più scura è la nostra pelle e maggiore è il nostro peso, più aumenta il bisogno di vitamina D.
La vitamina D è associata con una riduzione della mortalità da qualsiasi fattore, ed è richiesta per l’attivazione del sistema immunitario.
Quanta vitamina D
I livelli di vitamina D dovrebbero variare idealmente tra 60-100 ngr/dl.
Poiché D può essere tossica a quantità elevate, la somministrazione deve essere effettuata con la misurazione simultanea del livello nel sangue.
È importante notare che la frazione di D che deve essere misurata per valutarne i livelli è la D3, (OH)25D3, come riportato nella maggior parte della letteratura.
Continua comunque a rimanere il fatto che la vitamina D sia il più importante fattore che mantiene e migliora la nostra salute.
Credo che l’intera popolazione dovrebbe misurare e mantenere ottimali livelli di vitamina D.
Questo è un modo efficace e naturale che può essere la risposta a molti problemi di salute che affliggono l’uomo moderno.
Alla vostra salute!
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Fonti:
genome.cshlp.org
www.nejm.org
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19687790
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19699591
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19897699