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Questa è una delle testimonianze della dott.ssa Biologa Nutrizionista Francesca Marcon, membro del comitato scientifico di EINUMM che applica i principi della Medicina Nutrizionale e Metabolomica nella sua professione.

“La mamma di A.D è venuta da me perché stava cercando una soluzione ai problemi gastrici della figlia: da 2 anni infatti aveva spesso bruciore di stomaco che in qualche occasione l’aveva portata anche a svenire dal dolore.
Il gonfiore, la nausea e la dissenteria erano anch’essi spesso presenti, e questo ovviamente  metteva fortemente a disagio A., perché le causavano difficoltà nella vita sia come studentessa che come ragazza di 16 anni che desiderava divertirsi con gli amici.

Il medico di famiglia aveva già fatto fare le analisi del sangue e l’aveva inviata a specialisti,  ma tutti i parametri clinici erano risultati nella norma, per cui le avevano consigliato di valutare se l’alimentazione poteva influire su questo aspetto. 

Ho iniziato a fare domande più approfondite e A. mi disse che il gonfiore partiva proprio dopo mangiato, quando mangiava latticini e carboidrati aveva la nausea e la dissenteria. Tuttavia non le erano state rilevate intolleranze né lattosio, né al glutine.

Parlando con lei capii anche che era una ragazza abbastanza ansiosa, e sicuramente anche questo aspetto giocava un ruolo importante.

Come sempre feci anche il questionario alimentare e capii che in realtà un pò di zuccheri li assumeva, in particolare a colazione che era spesso a base di succo di frutta e barrette, e mangiava spesso le patate, nonostante sentisse che non le facevano bene.
Il resto dell’alimentazione invece era effettivamente buona, quindi era facile comprendere i suoi dubbi sul perché stesse così male nonostante curasse la sua nutrizione.
Non riusciva a darsi una spiegazione sulla causa del problema.

Vista la situazione, il problema era proprio a carico della digestione e pertanto le spiegai come funziona la digestione stessa, l’azione degli enzimi digestivi e l’azione infiammatoria dello zucchero e il fatto che se c’è una compromissione di assorbimento a  livello intestinale ne può poi risultare una difficoltà a livello gastrico.
Mentre le spiegavo queste cose il volto di A. si illuminava sempre di più e mi disse che stava realizzando molte cose che le succedevano. Le diedi quindi i consigli alimentari da seguire e come integrazione le consigliai ovviamente degli enzimi digestivi, la glutammina per sistemare la mucosa gastro intestinale, i probiotici  e un multivitaminico.

Ora veniva la parte più difficile di tutto il percorso. La differenza infatti l’avrebbe fatta lei seguendo esattamente le indicazioni prestabilite.
Passai quindi a spiegare che cosa sarebbe successo al suo corpo dal momento in cui avrebbe iniziato il percorso nutrizionale e sono stata sincera: sarebbe peggiorata nella prima fase. 

Doveva aspettarselo e doveva tenere duro. Mi assicurai che comprendesse molto bene il meccanismo delle fasi di riparazione del metabolismo.
Mi assicurai che sapesse quali segnali e problemi il corpo le avrebbe dato e che lei fosse consapevole che facevano parte della riparazione del metabolismo. Se avesse interrotto questa fase smettendo il percorso avrebbe dovuto riniziare tutto da capo!


Il problema digestivo che aveva era un effetto e non la causa del problema. Doveva infatti permettere al suo metabolismo di ripararsi e riequilibrare le carenze nutrizionali accumulate nel tempo, doveva permettere alla flora batterica e alla mucosa intestinale di ripararsi.
Alla fine della spiegazione la vidi un po’ intimorita ma decisa ad affrontare il percorso, voleva andare in fino in fondo!

Come c’era da aspettarsi la fase di riparazione del metabolismo fu molto intensa, infatti A. mi disse che si sentiva molto debole, la pressione, già bassa, era scesa ancora un pò, per cui intervenni in questo caso con i sali minerali e le dissi di tenermi aggiornata. A. fu molto brava e tenace, e assecondò le richieste del suo corpo, cercando di riposare e di mangiare un pò più di proteine e grassi, per favorire la riparazione dei tessuti. Mi disse però che nel frattempo  non aveva più avuto mal di stomaco. 


Quando rividi A. dopo qualche settimana si era trasformata. Contenta mi disse che non aveva più avuto mal di stomaco, si sentiva più leggera e infatti la circonferenza della vita si era ridotta di ben 7 cm. Con il progredire dei mesi A. aveva perso ancora un pò di peso e, cosa più importante, aveva ripreso energia e lo stomaco non aveva più dato problemi.

Oggi A. è contenta e ha ritrovato la fiducia in se stessa e per la prima volta d’estate ha indossato un costume a 2 pezzi e non la solita maglietta, perchè ora sente che il suo corpo non è più una cosa di cui vergognarsi, ma di cui invece andarne fiera.”

Dott.sa Francesca Marcon