E’ importante educare i nostri figli ad una sana alimentazione, per fare in modo che apprezzino i veri sapori dei cibi e che capiscano che è semplice restare in buona salute. Inoltre è necessario insegnare loro l’importanza di una corretta integrazione quando la situazione lo necessita.

Creare nei giovani la giusta sensibilità riguardo all’argomento è fondamentale, è importante che comprendano cosa contengono in realtà gli alimenti industriali ed elaborati che li circondano, come funziona il nostro corpo e quali elementi sono importantissimi per il nostro benessere.

Partendo dal cibo

Le merendine che troviamo nelle macchinette oppure le bibite di cui i nostri figli vanno matti contengono una quantità enorme di zuccheri; quest’ultimi, consumati abitudinariamente, alimentano le infiammazioni, rendono cronici i disturbi di cui a volte soffriamo, creano ritenzione liquida, squilibrano i livelli di zucchero nel sangue e tanto altro ancora.

Inoltre nei cibi industrializzati sono presenti numerose sostanze nascoste, all’apparenza innocue,cibi elaborati1 ma che hanno un effetto negativo sul corpo. Gli alimenti, per essere resi più appetibili e invitanti, vengono lavorati con additivi chimici artificiali, coloranti, emulsionanti, insaporitori, tutti elementi estranei all’organismo, che alterano la capacità del nostro stomaco di digerire i vari alimenti e del nostro intestino di assimilare i giusti nutrienti.

Infine per essere conservati il più a lungo possibile vengono trattati con numerosi conservanti, anch’essi elementi che peggiorano la capacità del corpo di nutrirsi nel modo corretto.

Il fatto che un’alimentazione di questo tipo non sempre crei danni diretti, non deve ingannare i giovani, le conseguenze possono presentarsi dopo anni. E’ difficile associare un fastidio presentato in età adulta, allo stile di vita condotto in età giovanile.

Ciò che mangiamo e i nutrienti che assimiliamo fin da piccoli sono determinanti per la nostra salute da grandi.

Le conseguenze

Non è casuale quindi che tra i giovani d’oggi si stiano sempre più diffondendo problemi legati alla presenza di intolleranze o, peggio ancora, di allergie ai vari alimenti. Questa è una conseguenza diretta dello scorretto funzionamento degli organi atti alla digestione: stomaco e intestino.

La flora batterica intestinale è il primo elemento a subire danni: si alterano le proporzioni tra batteri aerobi e anaerobi. In condizioni ottimale la flora batterica è costituita per l’85% da batteri cosiddetti “buoni”, mentre per il restante 15% da batteri potenzialmente patogeni. Quando questo rapporto si destabilizza e propende di più verso i microrganismi “cattivi” si entra in una condizione di disbiosi.

mal di panciaIn questo caso può essere compromessa l’impermeabilità della parete intestinale, la quale quindi inizia a non filtrare più nel modo corretto e ad assimilare anche sostanze indesiderate.

Inoltre un’alterazione del microbioma potrebbe comportare fastidi a livello intestinale, quali gonfiore, irritazioni al colon, diarrea, nausea, crampi e può influenzare la capacità di affrontare situazioni di stress.

Passando all’integrazione

Un giovane studente ha la necessità di migliorare i livelli di concentrazione e la stabilità emotiva. Inoltre ha bisogno di “materia prima” per assicurare una perfetta crescita del corpo, e sempre più nello specifico, degli organi, dei tessuti e di ogni singola cellula. Infine è essenziale che i giovani abbiano a disposizione tanta energia per affrontare al meglio la giornata.

Entrando più nello specifico, per ognuno di questi scopi è possibile integrare così:

1) GLUTAMMINA. Secondo alcuni studi la glutammina è molto importante nel recupero delle cellule muscolari dopo uno sforzo. Questo perché favorisce l’aumento delle scorte di glicogeno muscolare (fonte di deposito e riserva degli zuccheri). Svolge inoltre un’attività stimolante a livello cerebrale, è in grado infatti di entrare nel cervello e di essere convertita in glutammato, il quale è un importante neurotrasmettitore eccitatorio del sistema nervoso sistema nervoso1centrale. Inoltre interviene al contrario a favorire il GABA, un altro neurotrasmettitore che ha però attività inibitoria. Infine questo amminoacido, se presente nelle giuste concentrazioni, ripara la mucosa gastro-intestinale per ricrearne una corretta funzionalità

2) AMINOACIDI. Essi sono le unità fondamentali delle proteine, entrando più in una terminologia scientifica, sono costituiti sempre da un gruppo detto carbossilico (anche chiamato “C-terminale”, ed è acido) e un gruppo amminico (chiamato “N- terminale”, ed è basico); ognuno di questi due gruppi si pone alle rispettive estremità dell’amminoacido e per questo vengono detti terminali. Il legame che unisce un amminoacido con un altro viene detto peptidico e si forma sempre tra il gruppo C-terminale di uno con il gruppo N-terminale di un altro amminoacido. E’ così che si dà vita alla catena/sequenza più complessa, la proteina.

Queste molecole organiche servono per il trasporto e l’immagazzinamento di tutte le sostanze nutritive (acqua, grassi, carboidrati, altre proteine, minerali e vitamine). Sono per altro fondamentali per la produzione di energia, la ricostruzione dei tessuti, il rinnovamento cellulare. Hanno quindi un ruolo prezioso per la salute dei giovani.

3) VITAMINE B1, B3, B6. Questi micronutrienti sono utili rispettivamente per il sistema nervoso, le funzioni digestive e per le difese immunitarie.

4) VITAMINA D. Quest’ormone è indispensabile non solo per il metabolismo del calcio (permette infatti l’assorbimento di tale elemento a livello intestinale e la sua deposizione a livello osseo), ma anche per attivare i globuli bianchi durante una risposta immunitaria e per regolare molti geni, azione delicatissima durante la crescita.

5) PROBIOTICI. Tali organismi viventi, diversi ceppi batterici, permettono di sistemare e riequilibrare la flora batterica intestinale, in modo che i nutrienti vengano assimilati nel modo corretto, evitando di accumulare nel tempo gravi carenze nutrizionali.

6) ADATTOGENI. Esistono delle sostanze, integratore erbe1denominate adattogene, che hanno la capacità di riequilibrare quegli ormoni che vengono prodotti in fase di stress, in modo tale che possano essere modulati nel modo corretto a seconda del bisogno e non in quantità eccessive.

Cura ut valeas!

Dott.ssa Carolina Capriolo
Biologa Nutrizionista
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Fonti:

http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/bies.201100024/full
http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/10408398.2014.941457
http://link.springer.com/chapter/10.1007%2F978-0-387-09550-9_5#page-1
https://link.springer.com/article/10.1007/BF00965703
http://www.fasebj.org/content/21/4/1227.short