Come sappiamo, l’argomento principale di questi primi mesi del 2020 è il Covid-19. Abbiamo certamente sentito ogni tipo di informazione a riguardo: come si trasmette, come evitarne la diffusione, quali sono i suoi effetti e così via. Questo articolo è diverso: ti diremo come aiutare il tuo corpo da un punto di vista nutrizionale.
SISTEMA IMMUNITARIO
Il nostro sistema immunitario è dato da due tipi principali di meccanismi: l’innato e l’adattativo. Il sistema immunitario innato protegge contro diversi tipi di infezione senza specificità: esso include barriere meccaniche (come ad esempio la pelle) e componenti cellulari (cellule fagocitiche come i macrofagi e i neutrofili). Il sistema immunitario adattativo invece è dato principalmente dall’attività di linfociti B e T che lavorano contro agenti specifici; inoltre, questo sistema porta alla generazione della memoria immunologica, ossia la proprietà di dare risposte più rapide e veloci in seguito alla seconda esposizione ad un agente.
COSA POSSIAMO FARE?
Come altri virus, l’intensità degli effetti del Covid-19 dipendono anche da come reagisce un corpo: più quest’ultimo è debole, più gli effetti sono forti (come sappiamo, una delle conseguenze può essere anche la morte). Quindi, per prevenire questo tipo di situazione è chiaro che, oltre all’applicazione di tutte le misure di contenimento, dobbiamo rinforzare il nostro corpo. Come possiamo farlo?
Vitamina C
La vitamina C promuove diverse attività del sistema immunitario: tra queste, aiuta le cellule fagocitiche nella fagocitosi e nella generazione di specie reattive dell’ossigeno e aiuta il differenziamento delle cellule B e T, componenti principali del sistema immunitario adattativo. Questa molecola agisce come cofattore per enzimi coinvolti nel sistema immunitario: in quanto nutriente aiuta, ma non è sufficiente a curare. In ogni caso la sua integrazione sicuramente aiuterebbe in condizioni in cui è richiesta una maggiore attività del sistema immunitario stesso
Vitamina D
La vitamina D ha un’attività immunomodulatoria: è coinvolta nella presentazione antigenica da parte delle cellule dendritiche (processo che porta all’attivazione delle cellule B e T) e ha un ruolo autocrino nell’induzione dei macrofagi (le principali cellule fagocitiche). Inoltre, è stato scoperto che virus della stessa famiglia del Covid-19 legano il recettore della vitamina D (VDR) nei leucociti. Questo recettore agisce come fattore di trascrizione modulando l’espressione di geni coinvolti nella risposta contro i virus: quindi maggiore è la quantità di vitamina D, minore sarà il legame del virus a questi recettori e quindi maggiore sarà l’attività diretta contro lo stesso virus. Questa vitamina può essere prodotta dal nostro metabolismo mediante l’esposizione al sole, ma durante il periodo invernale quest’ultima è ridotta quindi un’integrazione aiuterebbe: possiamo prendere fino a 20000 ui/die se necessario, con la vitamina K2 (100 ug/10000 ui di vitamina D).
Probiotici
Il nostro sistema immunitario è inoltre influenzato dal microbiota intestinale: c’è una forte interconnessione tra questi due sistemi e in particolare la perturbazione della struttura del microbiota da parte di fattori ambientali e genetici aumenta il rischio di infezione patogena oltre ad altri effetti collaterali. Capiamo dunque che è importante mantenere il microbiota sano, quindi evitare antibiotici se non necessari (essi conducono ad un disequilibrio del microbiota) e invece aumentare la quantità di probiotici.
Zucchero
Ultimo punto ma non per importanza, dovremmo evitare di mangiare lo zucchero. è già noto che troppo zucchero induce uno stato di infiammazione nel nostro organismo, che a sua volta porta all’attivazione del sistema immunitario. Visto che per combattere ogni tipo di infezione abbiamo bisogno di un forte sistema immunitario, è chiaro che esso deve essere pronto e per facilitare ciò non dovremmo indurre uno status di infiammazione inutilmente. Questo non significa che dobbiamo fare a meno di qualsiasi tipo di dolce, infatti possiamo utilizzare alternative che non influiscono sulla nostra glicemia: per esempio eritritolo o stevia.
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