Questa è una delle testimonianze della dott.ssa Biologa Nutrizionista Francesca Marcon, membro del comitato scientifico di EINUMM che applica i principi della Medicina Nutrizionale e Metabolomica nella sua professione.
“Conoscevo da tempo la mamma di E., che avevo seguito sia prima che durante la gravidanza. Dopo il parto, presa dal nuovo “lavoro” di mamma e in seguito con la ripresa dei ritmi lavorativi (un lavoro in proprio), non c’era stata più occasione di vederci, finchè un giorno mi ha chiamata e mi ha detto che doveva fare assolutamente qualcosa per la figlia.
La bimba di 2 anni infatti aveva cominciato il nido, e durante il periodo invernale aveva continuamente muco, con otite e a volte anche bronchite. Mi disse che quell’anno aveva preso 3 volte l’antibiotico, e l’idea di dover affrontare un altro anno con questi presupposti non era di certo allettante.
E. era una bambina vivace e sveglia e le piaceva molto mangiare.
Chiaramente, frequentando il nido, sapevo già che avrei dovuto trovare dei compromessi sull’alimentazione, e questa era una cosa che preoccupava la mamma, che non sapeva come poter gestire questo fatto.
La mamma mi confidò che era preoccupata perchè con la brutta stagione non voleva che la figlia subisse gli stessi disagi dell’anno precedente. Le dissi che avremmo valutato insieme la situazione per vedere se si poteva supportare il sistema immunitario della piccola anche con alimentazione e integrazione mirate.
Devo dire che E. era proprio una buona forchetta! Rispetto ad altri bambini della sua età mangiava comunque pasti diversificati, pochi dolci e anche poco formaggio, che come sappiamo, contribuisce allo sviluppo del muco.
Dalla mia analisi scoprii che il vero punto decisivo da correggere era allineare concretamente l’alimentazione della bambina al suo tipo metabolico.
Infatti scoprii che lei aveva un metabolismo proteico che prediligeva specifici alimenti.
Scoprii che mangiava una quantità di pane e di pasta eccessiva per una bimba proteica come lei. Chiesi alla mamma come si comportava E. quando le dava alimenti come carne o pesce e mi disse che aveva “la gioia negli occhi”. Mi misi a ridere e le dissi che questo confermava ulteriormente il fatto che fosse proteica e che avesse anche molta fame.
Spiegai quindi che avremmo dovuto aumentare un pò le proteine, uova e pesce in particolare (carne ne mangiava già abbastanza) e ridurre i pasti di carboidrati di conseguenza, e aggiungere qualche pasto di verdure e grassi vegetali , come i famosi “spaghetti di zucchine”. Visto il menù del nido “giocai” maggiormente sulla cena e sui pasti del weekend , in modo da incastrare il tutto.
Consigliai anche un maggiore apporto di olive e frutta secca e in aggiunta le diedi anche un multivitaminico per bambini, vitamina D e dei probiotici.
Alla mamma di E. dissi che ci sarebbe stato un momento iniziale in cui E. avrebbe avuto più fame e sarebbe stata probabilmente più nervosa a causa della riduzione dei carboidrati. L’avvisai che probabilmente a causa di questo nervosismo avrebbe dormito male e quindi per lei sarebbe stato uno stress in più.
Tutto questo sarebbe stato temporaneo e se aveva sufficiente pazienza ce l’avrebbe fatta a superarlo.
Le dissi di provare a farla dormire di più e di darle una quantità maggiore del cibo consigliato. Mi disse che si ricordava di quando anche lei a suo tempo aveva passato questa fase, e che quindi era preparata.
Dopo i 3 mesi estivi che seguirono ci rivedemmo, e per tutto il periodo E. non aveva avuto il minimo segno di muco nè tantomeno di otite o bronchite. Sia io che la mamma eravamo contente.
Per il rientro al nido cominciammo il rafforzamento del sistema immunitario: aggiunsi la vitamina C e le dissi che nel caso avesse visto qualche leggera avvisaglia di raffreddore o muco avrebbe potuto aumentarne la dose anche di 2 o 3 volte.
Scoprimmo che la bimba non gradiva il gusto della vitamina C, ma sapendo l’importanza di questa vitamina, trovai una strategia per renderne più gradevole il gusto senza alterarne la composizione. Da allora l’ha sempre presa volentieri.
Ad oggi E. non ha più avuto muco nè otiti e bronchiti, e la mamma è contenta perché sua figlia sta bene. La mamma si sente più tranquilla perchè ha compreso che può agire anche con l’alimentazione e l’integrazione per aiutare la figlia a mantenere in buono stato il proprio sistema immunitario.”
Dott.sa Francesca Marcon