SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE (IBS)

La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è un disturbo gastrointestinale ed è una delle condizioni più comuni per le quali le persone visitano il medico. Circa 1 persona su 6 oggi soffre di questo disturbo del colon. La comprensione delle cause, dei sintomi e delle opzioni di trattamento è essenziale per gestire questa condizione.

CAUSE DELL’IBS

L’eziologia esatta dell’IBS è sconosciuta, ma si ritiene che vari fattori contribuiscano alla sua insorgenza. Fattori come alterazioni della motilità intestinale, ipersensibilità viscerale, stress e cambiamenti nel microbiota intestinale sono considerati rilevanti. Inoltre, disturbi come le infezioni intestinali acute possono aumentare il rischio di sviluppare IBS. (Ford et al., 2020).

SINTOMI DELL’IBS

I sintomi più comuni includono dolore addominale, gonfiore, gas, diarrea, stitichezza e muco nelle feci. Questi sintomi possono variare notevolmente da persona a persona e nel tempo, rendendo la gestione della condizione una sfida (Simrén et al., 2017).

TRATTAMENTO

Il trattamento dell’IBS è principalmente rivolto ai sintomi della malattia e personalizzato in base a quelli predominanti del paziente. Le strategie includono modifiche alla dieta, come la dieta a basso contenuto di FODMAP, e trattamenti farmacologici che mirano a regolare la motilità intestinale, ridurre il dolore o trattare la diarrea o la costipazione.

LE SCOPERTE PIÙ RECENTI:

Uno studio condotto presso l’Università di Göteborg e pubblicato su The Lancet Gastroenterology and Hepatology ha rilevato che gli interventi sulla dieta sono più efficaci dei farmaci nella sindrome dell’intestino irritabile (IBS).

Lo studio ha confrontato tre trattamenti: due riguardanti la dieta e uno relativo all’assunzione dei medicinali appropriati. I partecipanti erano pazienti adulti con sintomi della sindrome dell’intestino irritabile gravi o moderati.

Il primo gruppo ha seguito un approccio basato su modifiche della dieta concentrandosi su cibi a basso contenuto di carboidrati che causano fermentazione noti come FODMAPs. Questi includono prodotti contenenti lattosio, cipolla e cereali, che vengono fermentati nel colon e possono causare dolore nei pazienti con colite spastica.

Il secondo gruppo ha ricevuto un trattamento nutrizionale a basso contenuto di carboidrati e relativamente alto in proteine e grassi.

Nel terzo gruppo, il miglior farmaco possibile è stato somministrato in base ai sintomi del paziente.

I RISULTATI

Tra coloro che hanno seguito una dieta a basso contenuto di FODMAPs, il 76% ha riportato sintomi significativamente ridotti. Nel gruppo a basso contenuto di carboidrati e ad alto contenuto di proteine e grassi, la percentuale di riduzione dei sintomi era del 71% e nel gruppo che assumeva farmaci era del 58%.

Tutte e 3 i gruppi avevano riportato una qualità di vita significativamente migliore e una riduzione dei sintomi. Tuttavia, i due gruppi in cui era stato svolto un intervento a livello alimentare hanno registrato un miglioramento significativamente maggiore rispetto ai pazienti trattati con medicinali.

Sarà quindi l’approccio più utilizzato in futuro per il trattamento di queste malattie?