Seconda parte

Come abbiamo già detto in un altro articolo, il microbiota intestinale si trasforma gradualmente ed è in costante e dinamica interazione con il microambiente gastrointestinale dell’ospite: questo lo rende facilmente alterabile da molti fattori endogeni ed esterni e di grande impatto sulla salute umana.

Il microbiota intestinale è implicato nel corretto funzionamento di molti organi, come polmoni, reni, fegato, cuore e cervello. Tuttavia, qualsiasi alterazione dell’omeostasi del microbiota provoca il malfunzionamento di questi organi colpiti e la progressione di molte malattie correlate.

Microbiota e gravidanza

È stato dimostrato che la diversità e le funzioni del microbiota intestinale sono influenzate dai cambiamenti fisiologici naturali che accompagnano la gravidanza, compreso l’equilibrio gestazionale immunologico e ormonale. Infatti, gli estrogeni e il progesterone influenzano nelle donne la motilità intestinale prenatale e postpartum, nonché la diversità microbica attraverso il loro effetto sul metabolismo, sulla crescita e sulla virulenza batterica.

In uno dei più recenti studi di coorte, è stato dimostrato che il profilo batterico intestinale differisce ampiamente nelle donne in gravidanza per l’effetto di molteplici fattori come

  • l’età gestazionale,
  • l’indice di massa corporea,
  • l’etnia 
  • lo stato nutrizionale.  

Disturbi metabolici della gravidanza e microbiota

L’effetto della disbiosi del microbiota intestinale durante la gravidanza potrebbe contribuire in modo significativo all’insorgenza di diversi disturbi metabolici:

  • Studi scientifici hanno dimostrato una connessione tra il microbioma intestinale e il diabete mellito gestazionale (GDM), definito intolleranza al glucosio in gravidanza.  

Si è constatato inoltre che le donne incinte con GDM mostrano preferenze alimentari particolari, correlate alla diversità del microbioma, come un minor consumo di verdure, pesce e carne. In questo contesto, l’uso dei probiotici come nuova strategia terapeutica sembra essere interessante nella prevenzione del diabete mellito di tipo 2 nelle donne post-GDM. L’assunzione di probiotici multi-ceppo può effettivamente contribuire alla modulazione della composizione del microbiota intestinale e al miglioramento dell’integrità epiteliale intestinale.

  • Lo squilibrio del microbiota intestinale durante la gravidanza è associato alla preeclampsia (PE), disturbo sistemico specifico della gravidanza che comporta ipertensione, proteinuria, aumento delle aminotransferasi e della creatinina.

Si può concludere che il microbioma intestinale può potenzialmente essere utilizzato come biomarker precoce delle complicanze della gravidanza, come il GDM e l’EP.

Endometriosi e microbiota

Tra le patologie ormonali femminili, l’endometriosi è una malattia cronica, estrogeno-dipendente, benigna, caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale all’esterno dell’utero. 

Colpisce il 6-10% delle donne in età riproduttiva, causando dolore pelvico cronico e infertilità. La sua patogenesi rimane poco conosciuta e i trattamenti attuali, basati sulla terapia ormonale o sulla chirurgia, sono spesso insufficienti. L’assunzione di probiotici ha effetti positivi sui parametri clinici, immunitari e fisiologici; nello specifico il Saccharomyces boulardii sembra essere più adatto ad essere utilizzato come nuova strategia terapeutica per l’endometriosi.

Interazione microbiota-farmaco

La disbiosi microbica intestinale è stata descritta anche in seguito all’assunzione di farmaci per il trattamento di un’ampia varietà di malattie. Non solo gli antibiotici tradizionali, ma anche altri farmaci e molecole bioattive hanno dimostrato di possedere attività antimicrobica.  Alcuni di questi farmaci sono quelli utilizzati nel trattamento dei disturbi psichiatrici. E’ stato dimostrato che alcuni antidepressivi comunemente usati hanno anche attività antibatterica; ad esempio:

  • gli inibitori delle monoaminossidasi possono disturbare la sintesi della parete cellulare batterica,
  • gli antidepressivi triciclici (TCA) possono inibire l’attività di enzimi necessari per la replicazione del DNA
  • gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina possono ostacolare le pompe di efflusso dei batteri intestinali.

In uno studio recente, è stato riportato che un trattamento con escitalopram di sei settimane in pazienti psichiatrici ha comportato un aumento di un certo numero di specie batteriche a scapito di altre. 

I risultati di un altro studio hanno evidenziato che il microbiota intestinale è associato alla gravità dei sintomi depressivi, ma non è un predittore dell’efficacia del trattamento antidepressivo stesso. 

Una recente meta-analisi ha riportato che gli psicobiotici (probiotici che dovrebbero migliorare la salute mentale) sono efficaci nel trattamento del disturbo depressivo.

Le alterazioni del microbiota correlate al trattamento antipsicotico comportano potenzialmente un aumento del peso corporeo e disturbi metaboliciL’infiammazione causata dai farmaci antipsicotici di seconda generazione sembra svolgere un ruolo cruciale nello sviluppo di disturbi metabolici. Fino ad ora, la conoscenza in questo campo è ancora molto limitata; le applicazioni pratiche, l’uso dei farmaci e le interazioni con il microbiota richiedono sicuramente ulteriori studi e dovrebbero essere presi in considerazione soprattutto nelle strategie di trattamento a lungo termine dei disturbi mentali.

Assi microbiota-organo

Si ha la certezza che il microbiota intestinale instauri con gli organi ospiti un dialogo multidirezionale coinvolto nel mantenimento dell’omeostasi globale. Grazie ai recenti progressi scientifici in questo campo, queste interazioni flora-organo sono ora conosciute come assi intestino-polmone, intestino-cervello, intestino-pelle e molte altre. Qualsiasi alterazione di tali assi, in termini di disbiosi microbica, costituisce uno dei principali fattori di rischio nella patogenesi di molte malattie, tra cui le infiammazioni del tratto gastrointestinale, i disturbi metabolici e cardiovascolari-renali, nonché i disturbi neurologici. 

Conclusione

È necessario lavorare ancora per chiarire in modo più accurato come l’alterazione della diversità nella comunità microbica intestinale possa portare all’insorgenza o all’esacerbazione di molte malattie. 

Nel contesto terapeutico, “prendere di mira” specifici componenti microbici o metaboliti potrebbe essere uno strumento nel trattamento di molte malattie. 

La medicina di domani arriverà attraverso il microbiota; la grande sfida sarà trovare strategie sottili e sicure per colpire la disbiosi del microbiota, prevenire e curare molte malattie.

Medicina del microbiota: verso la rivoluzione clinica

Prisca Gebrayel , Carole Nicco , 2, 3 Souhaila Al Khodor , Jaroslaw Bilinski , Elisabetta Caselli , Elena M. Comelli , Markus Egert , Cristina Giaroni , Tomasz M. Karpinski , 10 Igor Loniewski , 11 Agata Mulak , 12 Julie Reygner , 13 Paulina Samczuk , 14 Matteo Serino , 15 Mariusz Sikora , 16 Annalisa Terranegra , Marcin Ufnal , Romain Villeger , 17 Chantal Pichon , 18 Peter Konturek , 19 e Marvin Edeas 2 , 3 

J Transl Med. 2022; 20: 111.