Quali sono i 2 fattori principali che possono cambiare lo stato del nostro sistema immunitario?
Le infezioni virali, specialmente durante i mesi invernali, preoccupano molte persone.
Possiamo fare qualcosa per aumentare la nostra immunità e ridurre la possibilità di ammalarci?
Mangiare frutta e verdura fresche è la prima raccomandazione dei dottori, specialmente nei periodi di infezioni virali.
Nel passato il problema era che la maggior parte della popolazione non aveva la possibilità di consumare grandi quantità di frutta e verdura.
Oggi, nonostante ci siano frutta e verdura in abbondanza , queste non sono più le stesse: il valore nutrizionale è crollato.
Le vitamine, i sali minerali e altri nutrienti contenuti nella frutta e nella verdura ci hanno aiutati a rafforzare il nostro sistema immunitario.
Negli ultimi 50 anni, a causa del sovrasfruttamento dei terreni e dell’inquinamento ambientale, la frutta e la verdura hanno perso molto del loro valore nutrizionale.
Dovremmo consumare 10 porzioni di frutta e verdura per raggiungere la stessa quantità di nutrienti che si assumevano con una sola porzione 50 anni fa!
Cosa possiamo fare oggi?
Possiamo fare qualcosa per proteggere la nostra salute e per valutare lo stato del sistema immunitario?
Sì, possiamo fare qualcosa.
I 2 fattori principali che possono essere valutati attraverso gli esami del sangue e che influenzano profondamente lo stato immunitario e la nostra salute sono:
• Vitamina D
• Insulina
• Vitamina D
• Insulina
Nello scorso decennio e specialmente negli ultimi 3 anni, sta crescendo la nostra conoscenza circa l’effetto di questi 2 potenti ormoni che determinano in buona parte il buon funzionamento metabolico del corpo.
Vitamina D
Nonostante sia chiamata vitamina, in realtà è un ormone vero e proprio.
La vitamina D è essenziale per il corretto funzionamento di ognuna cellula del corpo.
Ho parlato diverse volte in passato della vitamina D e di quanto sia importante per rafforzare il sistema immunitario, ma come ne parlano non è abbastanza per descrivere l’importanza di questo fattore per la nostra salute.
Relazioni riguardo la protezione offerta dalla vitamina D aumentano continuamente.
Nuovi dati provengono dai più affidabili centri di ricerca e da pubblicazioni in giornali di medicina, come L’Harvard Medical School, la Mayo Clinic e gli Archives of Internal Medicine.
Nel maggio 2009 è stato pubblicato uno studio negli Archives of Internal Medicine che ha concluso che maggiori livelli di vitamina D nel sangue comportano una minore probabilità di soffrire di un comune raffreddore o influenza.
La vitamina D attiva più di 3000 diversi geni ed è d’aiuto nella produzione di 200 sostanze antibiotiche endogene ( prodotte nel corpo).
Studi che hanno esaminato l’evoluzione della salute di un largo numero di partecipanti (500.000), hanno dimostrato che la vitamina D riduce significativamente il rischio di morte per qualsiasi causa.
Per avere questi benefici, i livelli di vitamina D nel nostro sangue [(OH)25D3] dovrebbero essere situati il più vicino possibile al valore ottimale (più di 60 ngr/ml).
Penso che sia di primaria importanza per ciascuno di noi sapere quali siano i livelli di vitamina D nel corpo, visto che negli ultimi 3 anni si è rivelata essere il fattore più importante per la nostra salute.
Recentemente è stato interpellato il Parlamento Europeo sulle azioni intraprese dai membri degli Stati Membri per usare tutte questi nuovi elementi su D per migliorare la salute della popolazione.
Insulina
L’insulina è un ormone che è collegato con i livelli di zucchero nel sangue e con il diabete.
Nonostante esso sia responsabile della regolazione dello zucchero nel sangue, questa è solo una piccola parte della sua azione.
Fin dalla scoperta della leptina (l’ormone che regola le riserve di grasso nel corpo), l’insulina è considerata il primo ormone in classifica del nostro corpo.
L’insulina gioca un ruolo fondamentale nel corretto funzionamento degli altri ormoni, come quelli tiroidei, l’adrenalina, il testosterone, ecc..
I livelli di insulina osservati nell’uomo attuale sono 5-10 volte più alti paragonati a quelli che aveva un uomo soltanto 50 anni fa.
La ricerca moderna ha mostrato che lo stato generale della nostra salute e longevità dipende dal nostro livello di insulina: minore è meglio.
La vecchiaia,la predisposizione per le infiammazioni, infezioni, malattie cardiache e il cancro sono direttamente correlati ai livelli di insulina.
Insulina e vitamina C
Quando diciamo di rafforzare il nostro sistema immunitario quasi sempre si fa riferimento alla vitamina C.
C’è un enorme numero di studi che dimostrano come questa rafforzi il sistema immunitario, mentre ce ne sono altri che affermano che non è realmente efficace contro il comune raffreddore.
Quindi perché la vitamina C qualche volta è efficace mentre altre non lo è?
L’uomo è una delle poche specie che non produce da solo la vitamina C, e quindi deve assumerla esternamente.
La vitamina C è prodotta dal glucosio e ha una struttura simile a questo; a causa della loro simile struttura chimica, le due molecole competono l’una con l’altra nei nostri corpi.
I globuli bianchi che sono responsabili della difesa del corpo necessitano di maggiori concentrazioni di vitamina C per gestire i microbi e i virus.
Quando consumiamo cibi che aumentano il livello di zucchero nel sangue, lo zucchero compete con la vitamina C e riduce i suoi livelli dentro le cellule.
100 grammi di zucchero sopprimono l’immunità fino al 75% per diverse ore.
Più zucchero consumiamo, più insulina produciamo: alti livelli di insulina riflettono lo stato del nostro sistema immunitario in condizioni avverse.
L’immediata assunzione di adeguate quantità di vitamina C e D, assieme all’astensione da zucchero o cibi che si trasforma direttamente in zucchero possono ridurre significativamente o addirittura sopprimere i sintomi della comune influenza.
In particolare quando il nostro corpo ha le vitamine C e D, in combinazione con bassi livelli di insulina, si riduce in modo significativo la probabilità di ammalarsi a causa di germi e virus.
I nuovi dati suggeriscono che è importante effettuare su un grande numero di persone la misurazione dei livelli di insulina a digiuno e di vitamina D come parte degli annuali esami medici per la prevenzione, soprattutto nei periodi di epidemie di influenza.
Alla vostra salute!
I concetti di questo articolo sono sviluppati in maniera molto approfondita nel “Corso di Medicina Nutrizionale e Metabolomica”, il primo corso che insegna come utilizzare la nutrizione e l’integrazione alimentare per migliorare la condizione metabolica dei pazienti usando i dati scientifici all’avanguardia derivati dalla Metabolomica.
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Fonti:
Archives of Internal Medicine
Harvard School of medicine
Scientific American
Mayo Clinic