Insulinoresistenza e iperinsulinemia
I progressi compiuti dalla scienza in ambito sanitario relativi alla cura dell’ipertensione, della dislipidemia e del diabete mellito sono particolarmente evidenti, ciò nonostante, ci sono tutt’oggi fattori di rischio cardiovascolari come l’insulinoresistenza e l’iperinsulinemia in rapida ascesa.
Si stima che l’insulinoresistenza possa interessare il 51% della popolazione mondiale e che il diabete affligga 422 milioni di persone nel mondo. La mortalità dovuta alle malattie cardiovascolari è molto elevata, rappresenta infatti la prima causa di morte nel mondo industrializzato.
Il diabete di tipo 2, legato principalmente allo stile di vita, ovvero all’eccesso ponderale, alla sedentarietà, alle scorrette abitudini alimentari rappresenta il 90% dei casi.
Iperinsulinemia e Insulinoresistenza: facciamo chiarezza
L’iperinsulinemia che caratterizza la resistenza insulinica è in genere asintomatica, perdura per parecchi anni prima di manifestarsi con il diabete di tipo 2.
Durante questi anni si accumulano danni a livello del sistema cardiovascolare che portano successivamente al manifestarsi dei sintomi clinici.
Si ha insulinoresistenza quando le cellule iniziano ad essere meno sensibili all’azione dell’ormone insulina: il glucosio non entra nelle cellule divenute insensibili, per cui il pancreas secerne ancora più insulina per mantenere i livelli di glucosio nel sangue stabili, si genera una condizione detta di iperinsulinemia compensatoria. Se questa situazione di compensazione permane negli anni si instaura il diabete.
Il sovrappeso, l’obesità viscerale, la sedentarietà, la dieta non equilibrata, lo stress cronico sono le principali cause della resistenza insulinica.
I sintomi clinici della resistenza insulinica sono: difficoltà di concentrazione, stanchezza, sonnolenza, tendenza a prendere peso, adiposità addominale, livelli elevati di colesterolo LDL e di trigliceridi a digiuno, steatosi epatica, ipertensione …
In ambito clinico vengono utilizzati due indici per la diagnosi di insulino resistenza: l’indice di valutazione del modello omeostatico HOMA-IR e l’indice trigliceridi-glucosio TyG. Attraverso il dosaggio della glicemia e dell’insulina a digiuno, si calcola l’indice HOMA, il valore ottimale è compreso tra 0,23 e 2,5. Per il TyG Il valore deve essere minore di 4,5.
Insulinoresistenza e statine
Una recente metanalisi che ha coinvolto 46.728.889 partecipanti ha dimostrato, indipendentemente dal tipo di statina assunto, una correlazione tra l’assunzione delle statine e una diminuita sensibilità all’insulina.
Diabete e Covid-19
L’infezione da covid-19 porta invece ad una velocizzazione nell’insorgenza del diabete; l’analisi ha coinvolto 23.709 adulti, affetti da covid-19 tra il 2020 e il 2022. I risultati hanno mostrato un incremento del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 dopo l’infezione.
In piena pandemia è risultato chiaro il fatto che gli individui con diabete sviluppavano una forma più grave di covid-19, il virus infatti attacca diversi organi, incluso il pancreas, danneggiandone le cellule e anticipando l’insorgenza del diabete in chi ha già una predisposizione.
Insulinoresistenza e cancro
Una metanalisi di 15 studi ha permesso di fare più chiarezza sulla connessione tra insulino resistenza e cancro, sono stati coinvolti 187 pazienti oncologici e 154 individui di controllo. La resistenza insulinica è risultata essere il comune denominatore della disfunzione metabolica associata al cancro nei suddetti pazienti. Occorre, pertanto, monitorare costantemente i livelli di glucosio nel sangue dei pazienti oncologici, nonostante questi livelli possano apparire normali.
Qualità del sonno e Insulinoresistenza
In ultimo il sonno, elemento qualificante la vita di persone attive, sane e vitali, impatta sulla predisposizione al diabete di tipo 2 quando la qualità e la quantità dello stesso risultano compromesse. In questo caso dall’osservazione di 5.561 individui di età compresa tra i 40 e i 75 anni, è emerso che un sonno insufficiente o interrotto può determinare un aumento del rischio di sviluppare resistenza insulinica e diabete. Migliorare la qualità del sonno e riequilibrare le disfunzioni metaboliche sono due elementi fondamentali per recuperare la sensibilità all’insulina e per far regredire il diabete di tipo 2.
Conclusioni
Nell’era in cui viviamo tutto si evolve molto rapidamente, anche le malattie legate allo stile di vita, come il diabete, sono una minaccia per la salute pubblica; si rende, pertanto, necessario un rapido ed ampio intervento che coinvolga l’adottare uno stile di vita sano, il seguire un’alimentazione equilibrata e il praticare una regolare attività fisica per contrastare gli effetti della resistenza insulina prima e del diabete dopo.
FONTI
- Dabhi KN, Gohil NV, Tanveer N, Hussein S, Pingili S, Makkena VK, Jaramillo AP, Awosusi BL, Ayyub J, Nath TS. “ assessing the Link Between Statins and Insulin – Intolerance: A Systematic Review.” Cureus. 2023 Jul 17; 15(7): e42029
- Acta Oncologica, Insulin resistance in patients with cancer: a systematic review and meta-analysis
- Diabetes Care, Defining insulin resistance from hyperinsulinemic-euglycemic clamps
- Centers for Disease Control and Prevention-Yype 2 Diabetes
- Vanda Magazine Special: issue 16