L’invecchiamento cellulare
Insieme di vari cambiamenti che avvengono nelle cellule e nei tessuti con l’avanzare dell’età, responsabili di un aumento del rischio di malattia e quindi di un peggioramento dello stato di salute e anche di morte. Il miglioramento delle condizioni di vita, in particolare delle condizioni igieniche e dell’alimentazione, accompagnato dai progressi scientifici della biomedicina, ha permesso alla specie umana di scoprire il processo dell’invecchiamento e di cosa potrebbe contrastarlo.
L’inizio dell’invecchiamento biologico nell’uomo coincide con la fine della fase dell’accrescimento. I processi funzionali relativi all’invecchiamento cellulare variano da individuo a individuo, anche se le alterazioni fondamentali sono simili. Guardando più nello specifico, il sistema muscolare può mantenere un soddisfacente stato di forma fino ai 50 anni, mentre gli apparati cardiocircolatorio e respiratorio, che sono quelli maggiormente e costantemente sottoposti a continui sforzi, iniziano il processo più precocemente. Oltre alle progressive alterazioni a carico dei vari apparati e sistemi, l’invecchiamento è caratterizzato da un generale rallentamento delle funzioni biologiche e da una diminuzione della resistenza dell’organismo.
I fattori principali che velocizzano tale processo
1) OSSIDAZIONE CELLULARE: il corpo inizia a fare più fatica a contrastare i radicali liberi. Quest’ultimi vengono prodotti in grandi quantità a causa dell’inquinamento atmosferico e del terreno, delle radiazioni UV, dello stress e dell’eccessivo consumo di farmaci e altre sostanze “tossiche” per l’organismo (alcol, fumo, cibi altamente elaborati a livello industriale).
Di solito il nostro organismo è fornito di un sistema di difesa, definito antiossidante, che ha lo scopo di contrastare i radicali liberi, di eliminarli per evitare di raggiungere una condizione di “stress ossidativo”. Tale sistema è caratterizzato da enzimi, prodotti dal corpo stesso, e da elementi che assimila attraverso l’alimentazione e l’integrazione.
Quando però il nostro sistema antiossidante è debole e non riesce a far fronte ai radicali liberi, questi determinano seri danni ad ogni livello cellulare: DNA (le specie reattive possono portare ad una modificazione delle basi o addirittura alla separazione di filamenti, generando anche serie mutazioni), PROTEINE (modificazioni nelle sequenze di aminoacidi che le compongono, cambiamenti conformazionali, alterazioni dell’attività enzimatica, modificazioni dei carboidrati nelle glicoproteine, perdita dei metalli nelle metallo-proteine), GRASSI (può essere alterata la fluidità di membrana o in alcuni casi procurata anche la sua rottura). Con l’invecchiamento cellulare tali danni aumentano esponenzialmente.
2) GLICAZIONE DELLE PROTEINE E DIFFICOLTA’ DI RIGENERAZIONE DEI TESSUTI: la glicazione (o glicosilazione non enzimatica) è un processo biochimico che avviene tra proteine e zuccheri, senza l’aiuto di uno specifico enzima, che compromette il funzionamento delle biomolecole. La glicosilazione “normale” invece, avviene in siti ben specifici, con l’ausilio di enzimi precisi, ed è fondamentale per consentire alla molecola di svolgere la sua azione fisiologica.
Entrando più nello specifico, il processo di glicazione consiste in una “caramellizzazione” delle proteine del derma* causata dal glucosio. Lo zucchero, normalmente trasportato nel sangue, reagisce spontaneamente con il collagene e l’elastina, fibre dermiche alla base della struttura di sostegno della pelle, determinandone delle significative modifiche. Il glucosio, poi, con una successione complessa di reazioni a catena, crea prodotti di glicazione chiamati AGEs (Advanced Glycation Endproducts).
Gli AGEs formano ponti molecolari tra le fibre proteiche, che determinano una disorganizzazione della struttura del derma, rendendolo rigido e fragile. Questo meccanismo fisiologico lento e irreversibile colpisce tutte le proteine dell’organismo durante il corso della vita. Con l’età, la popolazione di fibroblasti (cellule tipiche del tessuto connettivo) diminuisce e si assiste di conseguenza ad una riduzione della sintesi di collagene ed elastina: la rigenerazione e la riparazione della pelle avvengono allora molto più lentamente. Il derma perde progressivamente elasticità e tono: la pelle non può più opporsi agli effetti della contrazione dei muscoli sottostanti e in superficie appaiono rughe sempre più marcate nel tempo.
3) INFIAMMAZIONE CELLULARE CRONICA: l’infiammazione è un meccanismo di difesa non specifico innato, che costituisce una risposta protettiva, seguente all’azione dannosa di agenti fisici, chimici e biologici, il cui obiettivo finale è l’eliminazione della causa iniziale di danno cellulare o tissutale, nonché l’avvio del processo riparativo.
Se però questa condizione si prolunga per molto tempo inizia a diventare nociva per l’organismo. La cronicità dell’infiammazione coinvolge tutto l’equilibrio immunitario che viene continuamente stimolato a produrre citochine e altre molecole pro-infiammatorie, creando un circolo vizioso all’interno dell’organismo. Le cellule perdono l’omeostasi, cioè l’equilibrio fisiologico, funzionano male e invecchiano precocemente.
Molte sono le cause determinanti: i ritmi stressanti e frenetici, l’inquinamento ambientale, i danni provocati dai radicali liberi, le scorrette abitudini alimentari. Riguardo a quest’ultimo punto l’infiammazione cellulare ha iniziato ad essere un grave problema quarant’anni fa, quando si è diffusa la globalizzazione della tecnologia alimentare. I benefici del cibo non di qualità, manipolato, conservato, reso per lo più un alimento “vuoto”, ha creato un meccanismo perverso di infiammazione cellulare e solo ora si comincia a capirne le conseguenze.
L’infiammazione è un processo reattivo verso agenti patogeni di qualsiasi natura, attraverso cui l’organismo si difende, innescando i processi del sistema immunitario. Con l’invecchiamento esso si indebolisce enormemente.
4) PROCESSI DI METILAZIONE CELLULARE: tale reazione chimica presiede a numerose funzioni indispensabili per l’organismo: alla regolazione della crescita cellulare, alla corretta espressione dei geni, alla formazione e riparazione del DNA, alla produzione di numerosi neurotrasmettitori, alla formazione della guaina mielinica*, durante la produzione di ormoni, lipidi e proteine, all’escrezione da parte del fegato di tossine esterne e metaboliti ormonali e all’escrezione dei metalli pesanti dal corpo.
Una metilazione insufficiente può verificarsi qualora non vi sia un sufficiente apporto di di quei fattori che ne permettono lo svolgimento, come ad esempio del vitamine del complesso B.
5) STATI DI DISIDRATAZIONE: L’acqua è una componente indispensabile per permettere lo svolgimento della maggior parte delle reazioni fisiologiche del corpo. Essa non solo è un solvente per tutte le biomolecole, come carboidrati proteine vitamine idrosolubili etc (questo fa si che esse possano reagire tra loro nelle varie reazioni biochimiche), ma partecipa attivamente in molte reazioni metaboliche.
Una condizione di disidratazione determina una difficoltà nel mantenere i tessuti idratati e quindi un invecchiamento cellulare precoce.
Quali aiuti possiamo fornire al corpo contro l’invecchiamento cellulare?
Per contrastare l’invecchiamento cellulare e rallentarne l’avanzamento si possono fornire al corpo tutti quegli elementi di cui necessita per svolgere ogni reazione fisiologica al meglio e si possono applicare alcune modifiche comportamentali nella scelta di cosa mangiare.
Parlando di integrazione:
– E’ importante fornire elementi antiossidanti, per contrastare l’azione dei radicali liberi: picnogenolo, curcuminoidi, ubiquinolo, resveratrolo, glutammina, vitamina C ed E, acido alfa lipoico, luteina, astaxantina.
– Contrastare l’accorciamento dei telomeri* utilizzando un attivatore dell’enzima telomerasi*.
– Assumere nutrienti essenziali: vitamine del complesso B, aminoacidi, sali minerali e acidi grassi.
– Per rinforzare il sistema immunitario integrare con vitamina D, C, lisina, prolina, vitamina K2, magnesio, omega 3-6-9 ben bilanciati. La vitamina C e i suoi cofattori che ne permettono l’assimilazione saranno anche utili per la rigenerazione del tessuto connettivo e per il mantenimento del suo tono elastico.
– Fornire al corpo una sufficiente quantità di acqua
A tavola invece è altamente consigliato prediligere i cibi più naturali possibile, in modo che siano più ricchi di nutrienti; consumare frutta e verdura di stagione, proteine animali di buona qualità, evitare il più possibile gli zuccheri e i cibi eccessivamente manipolati a livello industriale, poiché ricchi di calorie ma poverissimi di sostanze nutritive.
GLOSSARIO:
*Guaina mielinica: la guaina mielinica è una struttura biancastra, con funzioni isolanti, che avvolge gli assoni dei neuroni formando la fibra nervosa.
*Derma: il derma è lo strato della cute posto sotto l’epidermide, costituito da tessuto connettivo propriamente detto denso, riccamente vascolarizzato e innervato.
*Telomeri: Il telomero è la regione terminale di un cromosoma composta di DNA altamente ripetuto che protegge l’estremità del cromosoma stesso dal deterioramento o dalla fusione con cromosomi confinanti. I telomeri si accorciano a causa del meccanismo di replicazione di alcuni filamenti specifici di DNA.
*Telomerasi: La telomerasi è l’enzima che permette l’estensione dei telomeri.
Cura ut valeas!
Dott.ssa Carolina Capriolo
Biologa Nutrizionista
_________________________________________________________
Fonti:
http://www.pnas.org/content/89/21/10114.short
http://www.pnas.org/content/92/24/11190.short
http://www.nature.com/nchembio/journal/v3/n10/abs/nchembio.2007.38.html
https://www.spandidos-publications.com/mmr/14/1/16?text=fulltext
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1046/j.1474-9728.2002.00015.x/full
https://it.wikipedia.org/wiki/Telomero#Accorciamento_dei_telomeri