Tra i disturbi gastrici che tratteremo consideriamo principalmente la gastrite e il reflusso gastro-esofageo, i cui sintomi associati sono bruciore di stomaco, fitte e crampi addominali, gonfiore o peso epigastrico, senso di nausea, eruttazione e disturbi digestivi generici.
Per gastrite si intende un’infiammazione (acuta o cronica) della mucosa dello stomaco, mentre il reflusso gastro-esofageo corrisponde alla risalita del contenuto acido nell’esofago, il canale che unisce la bocca con lo stomaco.
Le cause dei disturbi dell’apparato digerente possono essere svariate. Tra queste:
1) Per quanto riguarda la gastrite, spesso potrebbe essere correlata ad un’infezione batterica (soprattutto per causa del batterio Helicobacter Pylori) diagnosticabile con Test specifici
2) Un abuso di farmaci (soprattutto anti-infiammatori non steroidei, ossia quella classe di farmaci dall’effetto anti-infiammatorio, analgesico e antipiretico) potrebbe andare a compromettere la permeabilità della mucosa gastrica e di conseguenza la funzionalità dello stomaco che diventa ipersensibile. I farmaci inibiscono l’azione di alcune molecole fondamentali per contrastare l’acidità dello stomaco, che quindi aumenta, provocando una forma acuta di gastrite.
3) Una causa comune ad entrambe le patologie è lo stress. Difatti condizioni di costante ansietà potrebbero comportare ripetuti spasmi , dolori e bruciori allo stomaco. Ritmi frenetici, abitudini di vita stressanti, problemi di lavoro sono spesso all’origine dello sviluppo cronico di questi disturbi.
4) Fortemente associato allo sviluppo del reflusso gastrico c’è il consumo eccessivo di carboidrati e di cibi industrialmente elaborati. Questi infatti vanno a modificare il pH dello stomaco, generalmente acido, alzandolo. I valori più alti di pH all’interno dello stomaco non permettono al cardias (una sorta di valvola che si apre alla bocca dello stomaco e che lo mette in comunicazione con l’esofago) di funzionare a dovere.In condizioni normali esso si rilassa e quindi si apre solo per far entrare il cibo, invece a riposo e durante la digestione rimane contratto per non far risalire i succhi gastrici altamente acidi nell’esofago. Se il pH si altera per azione dei cibi precedentemente nominati, il cardias non risponde in modo fisiologico e causa il reflusso dei succhi gastrici lungo l’esofago, irritandolo.
Per altro la conseguente infiammazione delle mucose si acutizza nel caso in cui siano presenti delle carenze di glutammina e vitamina E.
Rimedi
Se parliamo d’integrazione, per queste patologie gastriche è essenziale..
La GLUTAMMINA: un aminoacido “non essenziale” (che quindi può essere prodotto dall’uomo a partire dagli aminoacidi “essenziali” che vanno assunti esclusivamente dall’esterno) fondamentale per la riparazione della mucosa gastro-intestinale e per ripristinarne la sua normale funzionalità. E’ possibile trovarlo in alimenti come la carne, la soia, la frutta secca ed i fagioli; ma integrarne le quantità sufficienti solo attraverso l’alimentazione è difficile.
LA VITAMINA E: anche detta Tocoferolo, è una vitamina liposolubile (il suo assorbimento può avvenire soltanto in presenza di sali biliari e di grassi) e si può degradare alla luce. Ha un importante potere antiossidante ed è quindi fondamentale per la protezione cellulare. Ne sono ricchi gli oli vegetali, i semi (soprattutto arachidi, mais, girasole), le noci e le verdure a foglia verde.
LA VITAMINA B1: anche detta Tiamina. E’ possibile trovarla nella carne, nelle noci e nocciole, nei lieviti e nei cereali. Questa è di tipo idrosolubile (solubile in acqua), si degrada col calore, viene persa nei cibi surgelati e limitatamente assorbita con assunzione eccessiva di alcol o fumo. Per quanto riguarda il sistema digerente, la sua funzione è quella di stabilizzare l’appetito e migliorare l’assimilazione dei cibi. Per il metabolismo in generale è fondamentale per la conversione degli zuccheri in energia.
I PROBIOTICI: Necessari per ristabilire la flora batterica intestinale.
Poi ci sono degli integratori fitoterapici molto utili nella gestione dei disturbi gastrici:
IL BOLDO (Boldus boldus molina): Questa pianta stimola la funzione biliare e quindi facilità le attività digestive, vengono utilizzate le foglie poichè ricche di oli, flavonoidi e alcaloidi. Solitamente è assunta tramite infuso.
LA CALENDULA (Calendula officinalis) e LA CAMOMILLA (Matricaria chamomilla): Di queste vengono utilizzate foglie e fiori per le loro proprietà antispasmodiche. La prima ha anche potere ipotensivante e vasodilatatore.
Altre piante come l’ortica, l’aloe, la passiflora, la malva, l’anice, il rosmarino, il tiglio, la maggiorana etc., possono risultare importanti per questo tipo di patologie.
Nei cibi..
Da un punto di vista alimentare invece è auspicabile limitare il consumo di carboidrati semplici e di cibi industrialmente elaborati, che come detto precedentemente tendono ad alzare il pH dello stomaco. Inoltre ci sono alcuni alimenti sconsigliati in caso di gastriti o di reflusso gastrico, come cibi altamente speziati, l’alcol, il caffè, il cacao, gli agrumi e il pomodoro, perchè possono rivelarsi irritanti.
Invece altri come il cavolo(compresi cavolini di Bruxelles, broccoli, rape, ravanelli, crescione, verze e cavolfiori) presentano importanti proprietà cicatrizzanti per le mucose del tratto digerente.
Cura ut valeas!
Dott.ssa Carolina Capriolo
Biologa Nutrizionista
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Fonti:
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0016508503000738
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/0016508595903518
http://www.scielo.br/scielo.php?pid=S1807-59322010000600012&script=sci_arttext
https://it.wikipedia.org/wiki/Tocoferolo
http://www.my-personaltrainer.it/tocoferolo.html
“Alimenti, integratori alimentari, malattie” Cecilia Aquili, Giuseppe Bellotti, Carlotta Rosso, Alberto Stangalini; editore Emme Distribuzione srl, 2014