Cos’è lo stress?
Comunemente si ritiene che lo stress sia la causa scatenante di diverse situazioni di malessere. Questa definizione non è propriamente esatta in quanto lo stress è la risposta del nostro corpo per preservare le energie e per fronteggiare al meglio le difficoltà e gli ostacoli a cui la vita ogni giorno ti sottopone.
Infatti sotto stress l’organismo inizia a rilasciare diversi ormoni, tra i quali soprattutto adrenalina e cortisolo, che favoriscono la possibilità di “sopravvivere al pericolo”, grazie ad una risposta ormonale immediata (tecnicamente chiamata “fight or flight response”).
Per fare un esempio, è un po’ quello che avviene quando un leone attacca la sua preda: l’animale in pericolo avrà come primo obbiettivo quello di tentare la fuga, quindi in tutti modi dovrà conservare le energie per salvarsi, ciò prevede un aumento della frequenza cardiaca per incrementare la circolazione (in questo modo si fa arrivare più ossigeno ai muscoli che a breve verranno messi sotto sforzo), una dilatazione dei vasi sanguigni per migliorare il flusso sanguigno e l’apporto di ossigeno, dilatazione delle pupille e tante altre manifestazioni con lo scopo di incrementare velocità, lucidità e riflessi.
Per l’uomo la minaccia può essere:
• REALE: ad esempio uno sforzo fisico intenso, la mancanza di cibo, un’operazione chirurgica, condizioni climatiche estreme, un trauma fisico.
• IMMMAGINARIA: tutto ciò che riguarda la sfera emotiva e psicologica, come preoccupazioni al lavoro, litigi con amici o parenti, la perdita di una persona cara.
…non importa di che natura sia, il fisico lo percepisce allo stesso modo come stress.
Vita stressante
Questa gestione dello stress è una risposta fisiologica prevista dal corpo per dei brevi periodi di tempo, infatti bisogna ricordare che durante queste fasi di “emergenza” l’organismo tende a mettere in secondo piano tutto ciò che non considera fondamentale e necessario per la sopravvivenza, come ad esempio la digestione, la riparazione dei tessuti, l’eliminazione dei radicali liberi, degli agenti tossici e tante altre funzionalità.
Considerando però che spesso nella vita frenetica di tutti i giorni una fonte di stress potrebbe essere anche immaginaria e perdurare per lungo tempo, si deve ricordare che determinate mancanze, se prolungate per lunghi periodi, possono compromettere la salute e l’equilibrio biochimico e metabolico.
Questo è quello che accade appunto a chi conduce una vita molto stressante, che per lavoro o per altri motivi si deve assumere grosse responsabilità e deve sostenere ritmi molto serrati.
Una visione dall’interno
Cosa accade al metabolismo quando il corpo è sotto stress?
a. Aumenta il fabbisogno di amminoacidi a causa dell’aumentata secrezione di ormoni dello stress. Quest’ultimi infatti hanno un effetto catabolizzante sui tessuti muscolari (ossia tendono a demolire i tessuti più di quanto essi non riescano a ricostruirsi e ripararsi in seguito ad uno sforzo). Inoltre in questa condizione di tensione l’organismo ha molta più difficoltà ad assimilare e digerire le proteine (il pH del corpo tende a divenire più acido e le proteine sono composti organici acidi, di ancor più difficile digestione).
b. Abbiamo discusso poco fa dell’aumento fisiologico nella produzione di ormoni quali l’adrenalina, il cortisolo; ebbene per gestire al meglio una condizione di forte stress servono maggiormente neurotrasmettitori come la serotonina, la dopamina, il GABA. Questi servono a migliorare la concentrazione e a dare una stabilità emotiva.
c. Di solito di pari passo con un lavoro fortemente stressante segue un’aumentata carenza di vitamina D, poiché risulta minore l’esposizione solare, unica vera fonte di questo micronutriente.
d. Come accennato nell’introduzione, tra i danni provocati dallo stress, ci sono quelli causati dall’accumulo di radicali liberi, o anche detti ROS (specie reattive dell’ossigeno). Queste sostanze, in condizioni ottimali, vengono prodotte dal corpo in seguito a molte reazioni fisiologiche (reazioni di ossido-riduzione), e come sostanze di scarto vengono eliminate dallo stesso attraverso un sistema di difesa, chiamato sistema antiossidante.
Quando il fisico però è sotto stress, non riesce ad eliminarle come si deve, il tasso di ossidazione aumenta perché esse si accumulano, e restando in circolo per l’organismo, provocano dei danni alle cellule.
Come far fronte allo stress e alle carenze ad esso associate
1. Fondamentale l’apporto di amminoacidi in forma libera, compresa la glutammina (importante per assicurare la corretta assimilazione delle sostanze a livello di mucosa gastrica, poiché ne ripristina la permeabilità).
2. Integrazione suppletiva di vitamina D.
3. Cofattori della vitamina D, quali magnesio, calcio, vitamina k2, boro e zinco ne assicurano la corretta assimilazione.
4. Vitamine del complesso B, per agevolare la digestione delle proteine e la produzione di energia a livello cellulare.
5. Sostanze Adattogene, come ad esempio la Rhodiola e l’ashwaganda per riequilibrare i livelli ormonali, soprattutto per quanto riguarda Adrenalina e cortisolo.
6. Un giusto apporto di antiossidanti: picnogenolo, resveratrolo, EPGC*, Q10 ubiquinolo, vitamina C, Acido alfa lipoico, luteina, astaxantina, curcuminoidi, estratti di frutta e verdura ad alto valore ORAC (metodica recente usata come tecnica di riferimento per la misurazione dell’azione antiossidante di alimenti ed integratori), acetil-cisteina, glutammina per permettere la formazione di glutatione (un importante proteine antiossidante), selenio, Vitamina E.
GLOSSARIO:
*EPGC: Epigallocatechina gallato, corrisponde ad un’importante componente polifenolica del tè verde.
Cura ut valeas!
Dott.ssa Carolina Capriolo
Biologa Nutrizionista
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Fonti:
http://search.proquest.com/openview/ac7fd7e0972dce5cef1f3346c57f15a6/1?pq-origsite=gscholar
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/ptr.1751/abstract
http://ajcn.nutrition.org/content/61/3/631S.short
http://link.springer.com/article/10.1007/s12033-007-0052-y